Il problema dei satelliti e della spazzatura spaziale
Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito al moltiplicarsi nello spazio di molti satelliti soprattutto di piccole dimensioni. Università, start-up e programmi spaziali nazionali hanno tutti lanciato satelliti per studiare vari aspetti tecnici.
Piccoli satelliti sono a buon mercato per creare e distribuire contenuti e segnali, in modo da risparmiare costosi programmi spaziali. Sono anche convenienti e abbastanza semplici per gli studiosi di costruire, e sono anche ottimi strumenti educativi. Ma la loro popolarità ha reso la Terra circondata da sempre più spazzatura spaziale: il lancio di 100 nanosatelliti è un po’ come gettare briciole sul pavimento del salotto? Forse sì ma è molto più difficile pulire!
Per fortuna molti satelliti sono in grado di “pulirsi” da soli. Piccoli satelliti lanciati in orbita 650 km o meno al di sopra della superficie della Terra presto ricadranno giù verso la Terra. Si tuffano attraverso l’atmosfera terrestre e, visto che sono piccoli, si bruciano prima di raggiungere il suolo.
I problemi sorgono quando le organizzazioni inviano satelliti più piccoli in orbite più elevate. Alle quote più elevate infatti i satelliti incontrano esponenzialmente meno resistenza atmosferica, che è la forza principale che spinge i satelliti a quote più basse e, infine, di nuovo a terra.
A differenza dei loro cugini più grandi, i piccoli satelliti non hanno la tecnologia per tornare indietro. I ricercatori possono sviluppare questa tecnologia in futuro. Per ora, tuttavia, una volta che i piccoli satelliti arrivati lassù sono bloccati. A quel punto sono pericolosi. “Queste sono le regioni più dense dello spazio”, spiega Erich Hassler.
La maggior parte delle organizzazioni mantengono i loro piccoli satelliti sotto 650 km, in conformità alle linee guida internazionali elaborate per ridurre i detriti spaziali. Alcuni non hanno seguito le regole, però. Cisono elenchi di piccoli satelliti da uno a tre chilogrammi che sono passati sopra i 650 km. E’ una questione di educazione, sia dei piccoli proprietari satellitari che gli operatori dei veicoli di lancio.
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